Ecco perché Daniel Radcliffe si vergogna della sua interpretazione in Harry Potter

Ecco perché Daniel Radcliffe si vergogna della sua interpretazione in Harry Potter

È evidente che la saga di Harry Potter ha segnato i giovani protagonisti. Alcuni rimangono fedeli ai ricordi come Ruper Grint (Ron) o Tom Felton (Draco), sempre più adorati dal fandom. All’estremità opposta c’è Emma Watson, che vuole sapere sempre meno della saga, e vuole costruirsi la sua carriera lontana da Hermione Granger. A un punto intermedio c’è il grande protagonista, lo stesso Harry Potter.

Ecco perché Daniel Radcliffe si vergogna della sua interpretazione in Harry Potter

La serie di otto film si è conclusa nel 2011. Radcliffe aveva 12 anni quando ha accettato il ruolo e quando è diventato maggiorenne era uno degli attori più famosi al mondo.

Tuttavia, ora sulla trentina, l’attore non può fare a meno di sentirsi un po’ imbarazzato per il suo lavoro. Radcliffe ripete in ogni occasione di essere “incredibilmente grato” di aver interpretato Harry Potter, è anche “intensamente imbarazzato” quando riguarda i film.

Ecco perché Daniel Radcliffe si vergogna della sua interpretazione in Harry Potter

“È difficile separare la mia relazione con Harry dalla mia relazione con i film in generale. Sono incredibilmente grato per l’esperienza. Mi ha mostrato cosa volevo fare per il resto della mia vita. È mi sento fortunato di aver scoperto cosi presto ciò che amo fare. Ma sono molto imbarazzato per alcune mie interpretazioni.