Sono passati più di 20 anni da quando il mondo ha accolto il primo magico libro. Creature fantastiche, pozioni pericolose e combattimenti contro le forze del male. E, secondo un nuovo studio, la vittoria del prescelto non si limita alle sole pagine della serie di libri. In effetti la scienza dice che rende le persone migliori nella vita reale.

Gli specialisti affermano che le persone che sono veri fan di Harry Potter hanno meno probabilità di essere intolleranti verso i gruppi stigmatizzati. Tendono davvero a sviluppare una maggiore empatia nei confronti delle minoranze. E questa non è magia, questa è scienza!

Questo accade perché abbiamo l’opportunità di vedere il mondo attraverso gli occhi di Harry. E a volte ciò che osserviamo non ci rende felici. Ad esempio, l’argomento chiave del libro è l’ossessione di Voldemort per i maghi e le streghe purosangue. In effetti, quasi tutti i personaggi devono far fronte a difficoltà derivanti dalle loro differenze.
Mentre Hermione è una nata babbana, Ron vive in una famiglia povera e Neville Paciock è estremamente goffo. Hagrid è un gigante, che lavora come insegnante ad Hogwarts, ma a cui non è permesso usare la magia. E nonostante tutto, sono persone splendide, buoni amici e sono sempre pronti a sostenersi a vicenda.

Inoltre, lo stesso Harry sa quanto sia difficile essere “diversi“. Ha perso i suoi genitori ed è stato costretto a crescere con i suoi zii. Persone cattive, meschine, ignoranti e bigotte. Non aveva amici ed era spesso tormentato dal cugino.

Quindi, questa storia fantasy aiuta le persone a vedere l’ingiustizia nel mondo magico e successivamente a notare esempi di pregiudizio nel mondo reale.
Il personaggio di Harry ci coinvolge e ci aiuta a capire che la cosa principale è essere gentili con gli altri senza prestare attenzione a quanto possano avere pensieri e abitudini diverse dalle nostre.
Le parole di Albus Silente: “Differenze di abitudini e linguaggi non contano se i nostri intenti sono identici e i nostri cuori aperti.”.
