Walt Disney e J.K. Rowling sono due tra gli indiscussi protagonisti della letteratura, del cinema e dell’intrattenimento del Novecento e del secolo in corso. Due figure ben distinte, sia per origine che per il tempo in cui hanno vissuto e che vivono, ma che hanno alcune cose in comune: nati entrambi da umili origini, creatori di due universi fantastici e di due imperi da miliardi di dollari. Ma c’è ancora una cosa che li accomuna, ben più suggestiva e particolare, avvolta dalla leggenda: un treno. Ma andiamo con ordine.
Prima di aprire la sua famosa azienda, Walt Disney, in giovane età, lavorò sui treni, distribuendo giornali e snack a bordo, per conto della Missouri Pacific Railroad. Dichiarò più volte che amava quel mezzo di trasporto. All’epoca, però, era riuscito ad entrare alla Universal Studios, dove Walt creò il suo primo personaggio, “Oswald il Coniglio Fortunato”. Quando lasciò la Universal gli fu vietato però di portarlo con sé. Fu così che durante il viaggio di ritorno in California, a bordo di un treno, in veste di passeggero, diede vita, con uno schizzo, al suo personaggio più iconico: Topolino. All’inizio la sua idea fu quella di chiamarlo Mortimer Mouse, ma grazie ai suggerimenti di sua moglie infine cambiò il nome in Mickey Mouse.

Ma la sua passione per i treni non finì certo lì. Diventato ormai il celebre Walt Disney, nel 1955, si spinse oltre, volendo lasciare qualcosa di ancora più concreto ai posteri. Ed ecco tornare il treno, quel treno che fece costruire all’interno del suo primo parco a tema: Disneyland, in California. Quel treno che ancora oggi non smette di girare intorno ai parchi che portano il suo nome.
Omologa è la storia di J.K. Rowling, scrittrice e sceneggiatrice del magico mondo di Harry Potter. Secondo quanto dichiarato dalla stessa, fu proprio a bordo di un treno partito da Manchester verso Londra che prese vita il suo fantastico mondo. Arrivata alla stazione di King Cross, aveva già delineato parte delle trame dei suoi libri. Quel treno che poi, dalla stessa stazione in cui arrivò lei quel giorno, fece partire Harry verso la scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, dal binario 9 e tre quarti.

Quelli di Disney e Rowling sono solo due degli innumerevoli esempi di come delle idee possono nascere su un treno. Un altro esempio è sicuramente quello di Agatha Christie e del suo Assassinio sull’Orient Express, terminato di scrivere in una camera d’albergo a Istanbul, dove era arrivata in vagone letto. Oppure si può citare la storia di Paula Hawkins, ex giornalista, che, solita prendere treni dai sobborghi di Londra, durante i suoi viaggi, passava il tempo a guardare fuori dal finestrino, dentro le case vicine. Un giorno si chiese quale poteva essere la sua reazione se avesse visto qualcosa di sconvolgente. Da lì nacque “La ragazza del treno”, un thriller di fama internazionale, da cui è stato tratto anche un film. Sarebbe bello quindi scoprire qual è la magia che scaturisce dai treni, quale tipo di ispirazione fa nascere, in attesa di un nuovo autore ispirato da quel suggestivo mezzo su rotaie.