Nei film, Peter Minus alias Codaliscia, in Harry Potter e i Doni della Morte Parte 1 poco prima della morte di Dobby, esce definitivamente dalla storia. Qual è il suo destino?

Ebbene, sia nel libro che nel film, l’inizio della morte di Minus è lo stesso: Harry, Ron e alcuni altri alleati sono prigionieri nella cantina dei Malfoy quando Harry decide di usare il frammento rimanente di uno specchio magico (dato a Harry dal suo defunto padrino, Sirius Black) per chiedere aiuto.
L’aiuto arriva sotto forma di Dobby, che aiua la banda a elaborare un piano per fuggire dalla cantina.
Le differenze tra libro e film arrivano dopo che Dobby fa rumore smaterializzandosi per portare Luna, Dean e Olivander in salvo.
Lucius manda Minus in cantina per controllare i prigionieri. Nel film, Peter Minus viene semplicemente messo KO in una scena che porta con sé anche una comicità fuori luogo. Quasi ci viene da ridere nel vedere la stupida espressione di Minus che senza accorgersene cade al suolo, sparendo per sempre dalla pellicola (e dalla saga) rendendo quasi ambiguo se Minus muore o meno.
Nel libro, la storia di Minus è molto più profonda di così. Durante una lotta con Harry e Ron, Peter riesce a stringere la gola di Harry con la sua mano di argento, quella che gli aveva donato Voldemort nel quarto libro, dopo che il suo seguace se ne era privato per compiere il rituale che lo avrebbe riportato “in vita”.
A questo punto, Harry, cercando di divincolarsi dalla stretta, ricorda a Peter di avergli salvato la vita, quando Sirius e Remus stavano per ucciderlo in Harry Potter e il prigioniero di Azkaban.
Con grande stupore di tutti, Peter Minus fa qualcosa che gli risulterà fatale: esita.
La sua mente esita durante l’uccisione di Harry, il Malandrino, per una frazione di secondo, viene mosso da un sentimento di pietà nei confronti del protagonista che gli aveva salvato la vita, e allenta la presa.
A seguito di questa esitazione, la mano d’argento prende vita e strangola il suo proprietario fino ad ucciderlo.
“Disarmato, impotente, Minus aveva le pupille dilatate dal terrore. Il suo sguardo era scivolato dal volto di Harry a qualcos’altro. Le dita d’argento avanzavano inesorabili verso la sua gola”.
La mano magica, (creata da Voldemort) riconobbe di avere un servitore con un debito a vita con Harry Potter, un pericolo che andava eliminato, così facendo, uccise Peter Minus strangolandolo ma ironicamente salvò la vita di Harry.
Allora perché nel film non si vede la scena?

Il destino di Peter Minus nel film è come quello scritto dalla Rowling, ma semplice o assurdo (direi più assurdo) la morte del libro di Minus è stata considerata troppo spaventosa per i giovani spettatori, decidendo così di cambiare la scena e portare sullo schermo la scena nella versione che abbiamo visto nel settimo film di Harry Potter.
Sebbene i produttori del film abbiano cercato di proteggere gli spettatori più giovani, cambiando la scena, hanno reso un disservizio all’arco narrativo di Harry e Codaliscia.
Modificando la morte di Minus e minimizzato l’attenzione ai dettagli della Rowling hanno perso l’opportunità di mostrare come la capacità di Harry di fare la cosa giusta sia stata ripagata in seguito nella vita.